domenica 14 settembre 2014

Il Meglio

Penso a quanto sia difficile percorrere il cammino della vita essendo sempre fedeli a se stessi, in modo da guardarsi, un giorno, e dire: ogni passo della mia vita mi ha diretto qui, dove volevo arrivare e laddove avevo sbagliato direzione, ho corretto il tiro. È difficile fare in modo che ogni ambito della propria esistenza sia collegato ad una scelta che sia quella della vita, per evitare di dire: ho speso tanto tempo della mia vita in qualcosa che non ero io, che non era per me. Pensiamo ad una relazione sbagliata e logorante, ad anni universitari che vanno, mentre, forse, un'altra scelta ci avrebbe fatto perdere meno tempo e ci avrebbe soddisfatti di più, oppure pensiamo agli sforzi per mantenere amicizie, rapporti, inutili, che non ci lasciano assolutamente nulla.
È difficile pensare alla propria vita come la si vorrebbe e alla propria vita com'è... E restarne comunque felici, sentirla comunque propria e non imposta da errori o da situzioni contingenti. 

A questi tormenti, a questi pensieri ingarbugliati e complessi, rispondo ogni giorno contrapponendogli, invece, un semplice pensiero, lineare e rassicurante: prendere il meglio da ogni passo, anche imposto, della nostra esistenza. Coraggio, accettare la vita come viene e "farne un capolavoro", come esortava a fare Karol Wojtyla. 
Tutti possiamo sentirci portati per una vita migliore... Ma quale vita? Una che non è la nostra, che non è qui, che non ci porta, che non ci appartiene, anche se migliore. Sognare è inutile, fare è decisamente meglio.

Correggere il tiro dove si può, ma dove non è possibile, credere, fermamente, fortemente, che ciò che è venuto è stato il meglio. Perchè ne farò il Meglio. 

Nessun commento:

Posta un commento