venerdì 5 dicembre 2014

#Racconto 12 - La cartomante

Sola se ne stava, nell'angolo la cartomante. Guardava la folla passarle davanti mentre si rifletteva nel suo occhio di vetro. Nella bocca pochi denti, sul volto troppe rughe, le mani accartocciate e al collo un talismano. La grande pietra blu sembrava accendersi sotto le luci della casa degli orrori mentre,in sottofondo, scorrevano veloci e lontane le grida degli avventori e la nenia di quello che sembrava un gigantesco carillon.  

Camminavo nell'incanto delle luci, dei colori e dei profumi del luna park ma, ad un tratto, una forza mi trattenne. La mia mano era finita in una morsa gelata, spalancai gli occhi e mi girai di scatto. Era la cartomante che mi teneva mentre cercava il mio sguardo. "Il tuo destino ti attende!" Sussurrò con un filo di voce mentre con l'altra mano mi mostrava le sue carte. La sua figura mi inquietò e, così, scappai.

Sola se ne stava, nell'angolo, la cartomante, a predire il futuro agli avventori che, con volti sorridenti, si approcciavano a conoscere i disegni del destino, vivi sulle carte.

Restai a guardarla da lontano, la cartomante, mentre esaminava le sue carte che si facevano futuro e mi sembrò che il suo occhio mi guardasse e un brivido di freddo mi percorse. La donna si alzò contenta lasciando sul tavolo una buona mancia che, famelica, la cartomante, mise nella tasca acconto al cuore.

Sola se ne stava, nell'angolo, la cartomante mentre le ombre scomparivano e la musica lasciava il posto al silenzio della notte. Guardò la luna, la vecchia, e sembrava sorriderle benigna.

Ancora la scrutavo, dal mio posto sicuro, la vecchia cartomante.... Fin quando qualcosa di assurdo accadde. Si alzò in piedi finalmente e, mentre raccoglieva le sue carte, la luna lasciò il posto al primo raggio di sole che, toccando il suo talismano blu come il fondo del mare, la portò via.

Scomparve come la notte, la cartomante, ma dalla sua figura, nella trasparenza, volò qualcosa che si posò ai piedi del suo adornato tavolino. Aspettai gli altri raggi del sole per avvicinarmi e soprire cosa fosse.

Una carta blu, come la sua pietra. 

Mentre mi domandavo cosa volesse significare nel suo linguaggio quel messaggio, un alito di vento portò una voce roca: "Fortuna...". Con lo sguardo agghiacciato mi girai ma ciò che trovai fu solo un'altra folata di vento. 

Sola se ne stava, nel vento, la cartomante.


                                    


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