domenica 19 aprile 2015

Statisticamente parlando

Spesso quando non sappiamo qualcosa ci affidiamo alla statistica.

"Statisticamente parlando ci sono 3 possibilità su 10 che questo accada" oppure "le statistiche dicono che le cose vanno bene/male".

La statistica è crudele e confortante allo stesso tempo: dà un pollo a chi non ne ha e dà una speranza, a chi ancora non concorre per averlo, di poterne avere uno.

La statistica è un modo di rispondere alle domande, di dirci che non siamo soli o che facciamo parte di una rarità, ci dà una speranza per la quale pregare o una paura contro la quale combattere.

La statistica ci dà una risposta e questo è bene... Ma una risposta che spesso è simile a quelle della pizia a Delfi: una risposta enigmatica, aperta. Spesso non sappiamo comunque da che parte stiamo o staremo, se nella percentuale buona o in quella cattiva.

Se vogliamo, la statistica è democratica, ti dice le cose come le vede, senza per questo chiuderti in una gabbia di certezze presunte, e, democraticamente, ti appioppa una parte della gioia o del problema, anche se non è tua.

La statistica è incerta e per questo puoi scegliere: scegli la risposta che preferisci, la sfumatura che più ti aggrada, la parte che può essere la tua!
Quando la statistica dice che le cose vanno meglio io voglio credere alla statistica. Quando dice che le cose vanno male voglio credere semplicemente che la domanda di partenza fosse sbagliata.
Quando la statistica dà possibilità io penso sempre di poterci rientrare.
La statistica è parziale quindi scegli: quando le cose non vanno è sua la colpa, quando vanno è tuo il merito.
Quando abbatti le statistiche sei un eroe, l'eccezione che conferma la regola, la prova vivente che la giustizia esiste.
Quando rientri nelle statistiche puoi dire che la statistica è ovvietà e tu non sei altro che l'inevitabile.
Sai ched'è la statistica? È na' cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.

Ma pè me la statistica curiosa
è dove c'entra la percentuale,
pè via che, lì,la media è sempre eguale
puro co' la persona bisognosa.

Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:

e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna due.

(Trilussa)

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