lunedì 18 novembre 2013

~Elenchi - Le parole vietate

Ci sono certe parole che mettono in difficoltà, che non ci stanno sulle nostre labbra, che sentiamo scomode. 
Vi elencherò le mie, vediamo se siamo d'accordo:
-Gesù, Cristo 
-Orgasmo 
-Magrezza e grossezza 
-Genitori separati e divorziati 
-Padre 
-Carità 
-Dieta 
-Cibo 
-Godere 
-Muori 
-Normale
-Jazz (come tutte le parole di cui ho dubbi di pronuncia) 
-Perdono 
-Assassino 
-Eterno 
-Negro  -Povertà 
-Anima (nel senso spiritualmente religioso del termine) 
-Animale 
-Depressione 
-Traditore / Tradimento 
-Dottore 
-Pene 
-Vaffanculo (insieme a tante altre cosiddette parolacce oppure altre comunemente considerate volgari) 
-Cesso (assieme a cacca e pipì che mi disgusta anche scrivere) 

Ce ne sono molte altre probabilmente. Di molte non saprei dare una spiegazione, per altre è sin troppo semplice, per alcune la motivazione è più divertente e simpatica di quanto si creda. Tuttavia la maggior parte delle volte evitiamo le parole vietate perché fanno male e/o  perché lasciano scoperti nervi che non sapremmo gestire, anche solo per retaggi culturali o di educazione familiare o convinzione personale. Tutti abbiamo un vocabolario vietato, come fosse una collezione di turpiloqui che non riusciamo tal volta nemmeno a sentire. 
Se sia giusto mantenerlo o se sarebbe più giusto cercare di superarlo sinceramente non lo so, forse dipende dal "truma" o dell'importanza, dalla pesantezza, della parola stessa. Ciò che è certo è che tutti abbiamo delle parole che ci fanno paura. Quanto o più delle persone. 

4 commenti:

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  2. Le mie parole sono:
    -Folla
    -Amico/a
    -Fiducia
    -Zio/a
    -Cugino/a
    -Stretto
    -Libertà
    -Molti
    -Inutilità
    -Disordine
    -Secco
    -Veloce
    -Piano
    -Dio, Gesù e tutte le parole di quel mondo (fantastico?)

    Sono le prime parole che ho sentito scomode, non sono tutte, ma rendono il concetto!

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  3. - Sicurezza;
    - Ordine;
    - Eterno;
    - Impegno;
    - Luce;
    - Legami;
    - Parenti;
    - Famiglia;
    - Inutile.
    Sono tutti concetti che suscitano in me qualcosa... la maggior parte della volte semplice Ansia.

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  4. molto volte ci siamo dette che dare un nome alle cose non è sempre negativo, non significa solo etichettarle, piuttosto mettere ordine. ma in questo caso, dare un nome ad una situazione/persona/idea che ti ha segnata non ti servirà a non pensarci più; il sol fatto di non pronunciare una parola non ti esimerà dal malessere. in fin dei conti, queste sono parole, e le parole sono sempre e solo uno strumento per esprimere noi stessi, e il fatto che ci siano delle parole che non vuoi pronunciare vuol dire che ci sono cose delle quali non vuoi parlare... perchè le parole scomode le sostituisci con i sinonimi, i sentimenti scomodi invece no.

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