Vi elencherò le mie, vediamo se siamo d'accordo:
-Gesù, Cristo
-Orgasmo
-Magrezza e grossezza
-Genitori separati e divorziati
-Padre
-Carità
-Dieta
-Cibo
-Godere
-Muori
-Normale
-Jazz (come tutte le parole di cui ho dubbi di pronuncia)
-Perdono
-Assassino
-Eterno
-Negro
-Povertà
-Anima (nel senso spiritualmente religioso del termine)
-Animale
-Depressione
-Traditore / Tradimento
-Dottore
-Pene
-Vaffanculo (insieme a tante altre cosiddette parolacce oppure altre comunemente considerate volgari)
-Cesso (assieme a cacca e pipì che mi disgusta anche scrivere)
Ce ne sono molte altre probabilmente. Di molte non saprei dare una spiegazione, per altre è sin troppo semplice, per alcune la motivazione è più divertente e simpatica di quanto si creda. Tuttavia la maggior parte delle volte evitiamo le parole vietate perché fanno male e/o perché lasciano scoperti nervi che non sapremmo gestire, anche solo per retaggi culturali o di educazione familiare o convinzione personale. Tutti abbiamo un vocabolario vietato, come fosse una collezione di turpiloqui che non riusciamo tal volta nemmeno a sentire.
Se sia giusto mantenerlo o se sarebbe più giusto cercare di superarlo sinceramente non lo so, forse dipende dal "truma" o dell'importanza, dalla pesantezza, della parola stessa. Ciò che è certo è che tutti abbiamo delle parole che ci fanno paura. Quanto o più delle persone.
-Anima (nel senso spiritualmente religioso del termine)
-Animale
-Depressione
-Traditore / Tradimento
-Dottore
-Pene
-Vaffanculo (insieme a tante altre cosiddette parolacce oppure altre comunemente considerate volgari)
-Cesso (assieme a cacca e pipì che mi disgusta anche scrivere)
Ce ne sono molte altre probabilmente. Di molte non saprei dare una spiegazione, per altre è sin troppo semplice, per alcune la motivazione è più divertente e simpatica di quanto si creda. Tuttavia la maggior parte delle volte evitiamo le parole vietate perché fanno male e/o perché lasciano scoperti nervi che non sapremmo gestire, anche solo per retaggi culturali o di educazione familiare o convinzione personale. Tutti abbiamo un vocabolario vietato, come fosse una collezione di turpiloqui che non riusciamo tal volta nemmeno a sentire.
Se sia giusto mantenerlo o se sarebbe più giusto cercare di superarlo sinceramente non lo so, forse dipende dal "truma" o dell'importanza, dalla pesantezza, della parola stessa. Ciò che è certo è che tutti abbiamo delle parole che ci fanno paura. Quanto o più delle persone.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLe mie parole sono:
RispondiElimina-Folla
-Amico/a
-Fiducia
-Zio/a
-Cugino/a
-Stretto
-Libertà
-Molti
-Inutilità
-Disordine
-Secco
-Veloce
-Piano
-Dio, Gesù e tutte le parole di quel mondo (fantastico?)
Sono le prime parole che ho sentito scomode, non sono tutte, ma rendono il concetto!
- Sicurezza;
RispondiElimina- Ordine;
- Eterno;
- Impegno;
- Luce;
- Legami;
- Parenti;
- Famiglia;
- Inutile.
Sono tutti concetti che suscitano in me qualcosa... la maggior parte della volte semplice Ansia.
molto volte ci siamo dette che dare un nome alle cose non è sempre negativo, non significa solo etichettarle, piuttosto mettere ordine. ma in questo caso, dare un nome ad una situazione/persona/idea che ti ha segnata non ti servirà a non pensarci più; il sol fatto di non pronunciare una parola non ti esimerà dal malessere. in fin dei conti, queste sono parole, e le parole sono sempre e solo uno strumento per esprimere noi stessi, e il fatto che ci siano delle parole che non vuoi pronunciare vuol dire che ci sono cose delle quali non vuoi parlare... perchè le parole scomode le sostituisci con i sinonimi, i sentimenti scomodi invece no.
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