mercoledì 17 aprile 2013

#Racconto1 - L'inestetismo: questo sconosciuto

Oggi va così.
La mattinata procedeva serena. Avevi comprato quel costume bellissimo, di un colore che sposava con il tuo incarnato, ti andava a pennello valorizzando il seno, il sedere e la schiena. Quella mattina  avevi passato molto tempo in bagno, la perfezione esige il suo tempo: creme schiarenti e decoloranti (puzzolenti e super pruriginose con le quali avevi dovuto fare le pulizie), doccia, maschera per i capelli, scrub corpo, attenta e sofferta depilazione, olio, scrub viso, maschera viso, schiuma, gel, lacca, sbiancamento denti, pedicure, manicure, sopracciglia, smalto; la palestra e le sane camminate avevano riempito i muscoletti qui e lì il giusto e ti aveva donato quel po' di fiato che avrebbe già dovuto donarti la giovinezza; la dieta sana a base di zucchine (per la felicità delle mie amiche), melanzane, poco olio, poco sale, poco zucchero, molta acqua (sempre in borsa a rischio di sciangarti una spalla) aveva donato freschezza alla pelle e adeguata piattezza alla panciotta. La routine sarebbe proseguita nell'attenta scelta dei capi da indossare per uscire: colori, tessuti, pesantezza, leggerezza, accessori, brillantezza, opacità, trucco, parrucco, comodità, scomodità ("per chi bella vuole apparire un poco deve soffrire..." sante parole di mia madre e di mia nonna)... tutto scelto, meditato e studiato.
Ma prima... Proviamo il costume: sta bene, sì, bello, sì, bene, carina nel suo genere, bella nel suo genere, dai, figa. Fino a quando... gli occhi si posano su quel "fastidioso inestetismo". Chi non ha un fastidioso inestetismo? In un attimo, gli occhi sgranati e negli occhi una storia: "ok, da domani a dieta ferrea: niente pane, pasta, dolci, anzi più niente, solo thè. Le ore di palestra: due? Poche, meglio sei. Creme, molte, costose, quelle costose funzionano. Massaggi, molti. Saune fai da te con il tetra pack, passerò la giornata in bici. Massì, in due o tre settimane...". Ma che diamine dici? Cosa, cosa? Ma ti pare? Tutta la tua vita in tre decimi di secondo era stata sconvolta, pianificata, deturpata, intorpidita, stordita, picchiata, sfasciata in modo tale che aderisse bene ad un solo, unico, importante, inquietante pensiero: il fastidioso inestetismo. Gli occhi tornarono dal terribile viaggio nelle valli desolate della mente, gli occhi negli occhi dello specchio. La tua faccia: pallida, terrorizzata e triste. Il pianto isterico era in arrivo. Ci voleva calma e autocontrollo. Il respiro affannato. Terribile momento... speravi non suonasse il campanello o squillasse il telefono: l'ignaro malcapitato avrebbe rimpianto amaramente la propria voglia di vederti e sentirti.
D'un tratto, il miracolo: lo sguardo tornò sul costume, sulle curve, sul corpo profumato  liscio e idratato, sui capelli appena fatti, le dita che sfioravano quel corpo erano smaltate perfettamente, gli occhi addolciti da sopracciglia perfette...

Quella mattinata, una delle tante nella fatica di essere perfetta. L'Agonia della perfezione: una donna Deve essere perfetta e tutta quella fatica, tutti quei soldi in creme, tutto quel correre, bhè, se lo fa anche piacere. Sembra una lezione di danza classica a volte: "su la testa cara, le braccia morbide, sorridi! Si vede lo sforzo!". E così... Le Donne faticano già tanto... perchè non possono, di tutta quella fatica, essere felici? Perchè non abbandonarsi al risultato?
Che cavolo significa poi "inestetismo"?? è una parola orribile, da sola è già un insulto. Per i greci invece la parola "estetica", per quelli, cioè, che l'hanno articolata per primi, significava semplicemente "sensibile, percepibile con i sensi"... Baumgarten, poi, no, non quello che si è lanciato dallo spazio, quello che alla metà del 700 ha pubblicato una "Teoria del bello" chiamandola "Aesthetica" (ed eviterò la digressione filosofica, che pur ci starebbe!), quello tra l'altro che ha introdotto questa parola nel vocabolario moderno, considerava il bello come una percezione confusa, come un sentimento. Un sentimento. Proviamo a tornare, per cui, all'essenza, alla vera pesantezza di concetti e parole.

Il bello è una percezione, un Sentimento (d'amore), non un canone al quale adeguarsi.

In questo racconto di fantozziana memoria manca il finale. Cosa ha fatto poi la nostra eroina? Ha combattuto il nemico inestetismo con crema e pesi in mano? No, non l'ha fatto. Certo, a volte ci pensa ma poi un po' si guarda, un po' si ascolta, un po' ascolta e dà fiducia a chi la Ama e che con la voce dell'Amore (che non è una voce falsa, di parte, ma la più giusta, la più bella) le dice che è bella e che è brava perchè ancora si affanna nella sua routine per vivere la vita sana e attenta e per essere il più possibile Bella, ai suoi occhi e sopratutto (diciamocelo) agli occhi degli altri... ma ora quel piccolo inestetismo è solo lì, come è lì il suo seno, come sono lì i suoi fianchi e come sono lì i suoi ricci, il suo naso; è lì, fa parte di lei e lo distingue da una cosa brutta. Non è una cosa disgustosa, orribile alla vista, ripugnante, come potrebbe suggerire la parola "inestetismo" (che significa propriamente "difetto")... è una caratteristica che dobbiamo imparare ad amare perchè se le nostre amiche non lo notano, il nostro ragazzo neanche e, anzi, tocca quell'inestetismo con Amore come ogni altra parte del nostro corpo allora perchè non amarlo anche noi? Perchè non possiamo guardare noi stesse tutte unite, corpo e anima, come corpo e anima guardano le persone che ci amano? Perchè non capire che non esistono difetti ma solo caratteristiche? Perchè far vincere la paura e non l'amore (che è bellezza)? Perchè far vincere chi vuole giocare con noi, con il nostro corpo e con la nostra mente? A televisione, giornali e riviste che fanno tornare quella paura con i loro: "prova costume in arrivo!", "hai quel fastidioso inestetismo? Allora prova anche tu, per millemila euro, lo straordinario prodotto..." non possiamo imparare a riservare lo stesso trattamento? Spegnamoli e chiudiamoli e parliamo con chi c'è accanto a noi, guardiamoli e facciamoci guardare. Certo, se vuoi provare lo straordinariato prodotto fa pure, ma non spalmarci insieme tutta l'ansia e la paura che stavano tanto bene lì, in quel barattolo da cui l'hai spremute.
Il mio corpo è mio, sono io, e io lo amo perchè come me non c'è nessuno...!



2 commenti:

  1. Ne parlavamo qualche tempo fa, ricordi? Durante un'uscitadellenostre dicesti che ora ti senti abbastanza sicura da sperimentare nuovi vestiti, colori, tagli di capelli, trucchi. In pratica ti esponi, cosa che, quand'eri piccina, eri riluttante a fare.
    Forse finalmente adesso ti vedi con gli stessi occhi con cui ti guardo io, cioè con gli occhi di chi ti ama da ormai tredici lunghissimi anni.
    Proprio grazie a questo amore, nel guardarti vedo un corpo con un'anima, il tuo corpo con la tua anima. Perciò senza troppa esitazione posso affermare che tu sei Bellissima.

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  2. latuaamicafelicissimaperlezucchinel'acquaelazumba ti fa i più sinceri complimenti: sei veramente bella, fuori e dentro, e soprattutto hai lavorato su te stessa e sei giunta a questa conclusione (che forse è tanto scontata quanto può essere considerata un "miraggio") e poi è un piacere leggertiiiiiiii!vai così amica mia!

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